Gianfranco Fino è un maestro delle piccole quantità e crea grandi vini di carattere speciale in Puglia. Le sue viti crescono nel sistema Albarello e raggiungono valori incredibili, creando vini fino al 18% in volume. Per questo si affida ai lieviti selvatici e alla sua esperienza.

Gianfranco Fino è un agronomo ed enologo e da tempo si occupa intensamente anche di olivicoltura. Ha fornito consulenza principalmente alle grandi aziende agricole pugliesi. Abbiamo anche avuto modo di conoscerci grazie alla passione condivisa per l'olio d'oliva. Recentemente, però, Gianfranco è diventato proprietario di un piccolo e particolarissimo vigneto: si tratta di viti piantate nella prima metà del secolo scorso, secondo il vecchio sistema di coltivazione, l'alberello, e ancor prima che la meccanizzazione facesse il suo ingresso nel vigneto. Quindi tutto il lavoro viene necessariamente fatto ancora a mano. La prima vendemmia ha dato solo circa 3000 bottiglie, ma Fino ha insistito, trovando altri vecchi, piccoli appezzamenti, sempre coltivati a Primitivo, tanto che i suoi amici, che a volte cominciavano scherzosamente a chiamarlo con il soprannome di "Geriatra del Primitivo". Il Primitivo Es è di una densità inaudita, una sorta di Amarone concentrato naturalmente con, a seconda dell'annata, tra i 16,5 e i 18 gradi alcolici. Non un vino per tutti i giorni, ma come gran finale dopo un bel pasto passato in buona compagnia. Nonostante la stazza e l'alto contenuto alcolico, non risulta mai ingombrante.